Terremoti del 6 febbraio 2023 in Turchia e Siria
L’area in cui si sono verificati i terremoti del 6 febbraio 2023 fa parte della zona di contatto fra la placca Arabica e quella Euro-Asiatica, ed è stata sismicamente molto attiva per secoli, con numerosi terremoti, alcuni dei quali anche molto forti.
Nell’ambito di una più ampia indagine in corso, che vede la collaborazione di ricercatori del Kandilli Observatory and Earthquake Research Institute, Department of Earthquake Engineering (KOERI, Istanbul) e dell’INGV (Bologna, Milano) sono stati raccolti i dati disponibili sui terremoti del periodo che va dall’anno 1000 al 1900, a partire dalle fonti citate dai principali cataloghi e compilazioni sismologiche.
Ove possibile è stata valutata l’intensità macrosismica per le località citate e sono stati ricalcolati i parametri dei terremoti utilizzando il cosiddetto metodo “Boxer”, che consente di stimare epicentro e magnitudo dalla distribuzione degli effetti macrosismici dei terremoti.
I primi risultati di questa indagine sono presentati nel rapporto:
"Large historical earthquakes in the earthquake affected region: a preliminary report" a cura di K. Sesetyan, M. Stucchi, V. Castelli e A.A. Gomez Capera
, pubblicato il 17 febbraio 2023.
Un compendio del rapporto, in italiano, è disponibile tramite il blog INGV Terremoti, mentre l'articolo originale, è disponibile in formato PDF sul sito del succittato Kandilli Observatory and Earthquake Research Institute, Department of Earthquake Engineering (KOERI, Istanbul).
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